Il presidente del club umbro, alla vigilia della discussione al Collegio di Garanzia del Coni, commenta quanto lo possa vedere coinvolto nelle prossime ore
Ultime ore prima dalla discussione davanti al Collegio di Garanzia del Coni per il ricorso presentato dal Trapani contro FIGC e serie B. Mercoledì a partire dalle 11, infatti, verrà emesso il giudizio dal massimo organo giudiziale in sede sportiva. La società granata sostiene lo svolgimento del campionato cadetto a ventidue squadre, secondo quanto previsto dall’articolo 49 delle norme organizzative interne della FIGC.
Il Trapani ritiene che il format a venti club sia esclusivamente previsto per una norma temporanea e quindi si dovrebbe ritornare a quanto visto fino al 2018.
Un ricorso presentato dall’entourage trapanese che coinvolge il Perugia. Il club umbro ha deciso però di non essere al fianco ai granata dinanzi al Coni, nonostante il procedimento lo possa vedere coinvolto. In caso di accettazione del ricorso del Trapani, anche il Grifo potrebbe essere riammesso in serie B.
Nel corso della presentazione del nuovo direttore generale del Perugia Gianluca Comotto, il presidente biancorosso Massimiliano Santopadre ha così commentato la scelta: «Ho letto le carte e giuridicamente ci può stare il ricorso fatto dal Trapani. In questo momento, però, non sto pensando sicuramente al ricorso. Sto pensando a ricostruire la società nel miglior modo possibile, visti i tempi molto stretti. Altro non posso dire: non sono un giudice. Se poi dovesse arrivare qualche miracolo dal cielo, noi ce li prenderemo, ma è chiaro che il mio obiettivo non sia pensare al ricorso».