Nei prossimi giorni verrà avanzata la richiesta di fallimento, ma essendo il Trapani una srl, i soci rischiano di perdere solo il capitale: 325 mila euro
Tanti debiti, per circa 4 milioni come ha dichiarato Gianluca Pellino, a fronte di un capitale sociale di 325 mila euro al 19 settembre scorso. Con i creditori alle porte che, ormai, hanno già predisposto l’istanza di fallimento, la quale verrà depositata nei prossimi giorni, per cui si fa largo l’ipotesi che la possibile udienza possa essere fissata già ad ottobre.
E’ davvero complicata la situazione del Trapani. Se Pellino chiede collaborazione, dicendosi convinto in 48 mesi di cambiare marcia, la situazione attuale è quella di una società che sta rischiando. Chi non rischia, invece, sono i soci. Il Trapani, infatti, è una srl, acronimo di società a responsabilità limitata, e queste società sono caratterizzate proprio dalla responsabilità limitata dei soci. In questo tipo di società, quindi, al socio non può essere richiesto il pagamento di un debito della società stessa. C’è una “utonomia patrominoale perfetta” e, pertanto, c’è separazione tra il debito della società ed il patrimonio del socio. Nel caso in cui la società sia insolvente, il socio rischia solamente di perdere il capitale che ha conferito all’inizio.