L’ultimo intoppo i contratti stipulati con l’allenatore Biagioni, il vice Giacalone, il ds Torma, il segretario Filippazzo e delle consulenze legali
Cinque contratti da 250 mila euro. Sarebbe stato questo lo scoglio insormontabile nella trattativa per il passaggio del 100% del Trapani dalla Alba Minerali al comitato dei tifosi “C’è chi il Trapani lo ama”.
Il problema avrebbe riguardato i contratti stipulati da Pellino con l’allenatore Biagioni, il vice Giacalone, il ds Torma, il segretario Filippazzo e delle consulenze legali. Per Biagioni e Giacalone, inoltre, non è neanche arrivato il benestare da parte della Federazione, considerato che i granata avevano sforato il monte ingaggi, mentre per quanto riguarda Torma, non è stato mai chiarito se il suo contratto sia stato ratificato o meno.
Il colpo di grazia, le dimissioni di Di Donato, pertanto, sono seguite all’impossibilità di risolvere questa ulteriore grana: i contratti degli “uomini annunciati da Pellino” sin da quando aveva rilevato il 9,4% del club da Alivision. Considerata l’impossibilità di risolvere il nodo degli ultimi contratti, quindi, il comitato “C’è chi il Trapani lo ama” ha deciso di mollare la presa, valutando che non c’erano le condizioni per poter definire il passaggio di proprietà.