L’ex tecnico granata, nel corso di un’intervista, sottolinea anche l’importanza di tutte quelle figure che rendono vivo il club con cui lavorano
Allenatore del Trapani dal 30 agosto al 3 ottobre, con pochi allenamenti e nel mezzo pure un esonero senza aver disputato neppure una gara alla guida della formazione granata.
L’esperienza di Daniele Di Donato a Trapani è stata assai intensa e ricca di colpi di scena continui. Il finale è stato assai struggente: per almeno un anno nessuna maglia granata correre dietro il pallone che rotola nel rettangolo verde di gioco. Tanto il dispiacere per quanto accaduto per i tifosi e per Di Donato stesso: “Dispiace non aver potuto lavorare per la gente di Trapani – ha affermato il tecnico a Mediagol – che merita palcoscenici importanti. I ragazzi cercavano di risolvere tutto, anche se era impossibile in quanto il comando era di una persona sola”.
Molti lavoratori che avevano sottoscritto un contratto con il Trapani non ricevono stipendi da mesi. Una posizione aggravata dalla mancata disputa di alcuna attività sportiva: “I dipendenti, così come la tifoseria – ha detto Daniele Di Donato –, sono stati sempre corretti e gentili nei miei confronti: tutti encomiabili e da applaudire. Auguro ai dipendenti di tornare dove è giusto che siano e al Trapani di tornare in categorie importanti”.