L’imprenditore italo-svizzero ha assistito alla gara del Dattilo spiegando come già 2 mesi fa gli era stato chiesto di rilevare il club
La “prima” al Provinciale di De Picciotto è coincisa con la seconda vittoria in serie D del Dattilo, la società che l’imprenditore italo-svizzero potrebbe rilevare per far rinascere il Trapani.
“Ho guardato i numeri ed ho trovato 5 milioni di debiti”
E nel corso della gara dei biancoverdi De Picciotto, per l’occasione accompagnato dagli imprenditori Francesco e Nino Castiglione, ha rivelato alcuni retroscena legati ai mesi scorsi ed a quella corsa contro il tempo per salvare il Trapani. Anche lui era in lizza, ma poi, come ha spiegato al Giornale di Sicilia, si è tirato indietro perché i debiti erano troppo elevati.
“Io andavo a giocare a golf al Verdura, poi due mesi fa mi hanno chiamato chiedendomi di prendere il Trapani – sono state le sue parole -. Ho guardato i numeri ed ho trovato 5 milioni di debiti, mi sono fatto due calcoli e con i soldi che ci avrei dovuto mettere era impossibile. Poi, come voi sapete, le cose sono precipitate. Nel frattempo ho pensato che si poteva guadagnare del tempo per fare ancora qualcosa per far risorgere il club granata, facendo un passaggio con il Dattilo. Al momento non c’è nessuna trattativa, ci incontreremo e vedremo se qualcosa è fattibile. Il Comitato? Non ho parlato e non conosco nessuno di loro”.