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Istanza di fallimento, il legale del Trapani: “Passi avanti per il concordato”

Nell’udienza prefallimentare mercoledì mattina al Tribunale di Trapani il giudice Anna Loredana Ciulla si è riservato in giudizio. Il club granata spera nel concordato

Il giudice Anna Loredana Ciulla ha deciso di riservarsi a seguito della prima udienza dell’istanza prefallimentare del Trapani Calcio. 

Ad agire attraverso la procedura concorsuale sono stati i dipendenti e i fornitori del club granata, a cui si sono aggiunti, anche gli ormai ex calciatori, ricevuto il benestare della Figc. I procedimenti nel corso della prima udienza sono stati riuniti in un’unica procedura e di conseguenza verranno trattati congiuntamente. L’udienza tenutasi nella tarda mattinata ha visto anche la presenza delle forze dell’ordine all’interno dell’aula, pur non essendo un’udienza pubblica e con i soli avvocati presenti.

Al termine dell’udienza Andrea Capone, contattato da trapanigranata.it ha dichiarato: “L’amministratore unico Marco Salucci dinanzi al notaio Camilleri ha formalizzato la volontà di presentare una domanda di concordato in bianco, sottoscritta anche dai componenti del collegio sindacale. Domanda che quest’oggi è stata presentata al giudice”.

Si apre un’altra procedura ha spiegato il legale che difende il Trapani: “Ciò consente di sospendere l’istanza di fallimento, consentendo al Trapani di presentare una proposta di concordato preventivo entro un termine che normalmente va dai 60 ai 120 giorni”. 

Andrea Capone, inoltre, aggiunge: “Mi è pervenuta una pec da parte di Alivision con la quale si manifestava la disponibilità a rinunciare al pegno iscritto sui crediti vantati dal Trapani nei confronti della lega di serie B e serie C. Ho presentato questa comunicazione in udienza affermando che con il concordato preventivo, le somme potrebbero essere immediatamente incassate dal Trapani. Tra queste ci sono quelle del paracadute di 800mila euro, la cui prima rata pari a 266mila euro che normalmente viene versata entro il mese di ottobre: la liquidità, però, dipende dalla liberazione del pegno”.

L’avvocato della società granata conclude: “Non mi sento di fare previsioni: sono valutazioni che il Tribunale di Trapani deve fare. La società è inadempiente ed è sotto gli occhi di tutti, ma mi auguro che venga concessa al Trapani la possibilità di articolare una proposta di concordato. Ciò porterebbe alla nomina di un commissario giudiziale che presiederà le operazioni contabili effettuate dalla società”.

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