Il club granata non gioca una partita ufficiale da luglio, mentre ad ottobre è stato estromesso dal campionato di serie C a seguito delle mancate dispute di due gare
Il 31 luglio scorso il Trapani ha disputato la sua ultima gara ufficiale. Il club granata raggiunge la salvezza sul campo in serie B, ma per via di una inadempienza della proprietà era stato penalizzato in classifica e quindi retrocesso in serie C. Un campionato, che, però, il Trapani non ha mai disputato, considerata l’estromissione a seguito della mancata disputa delle gare contro Casertana e Catanzaro.
Sono passati quasi cinque mesi dall’ultima partita del Trapani: un periodo che sarà destinato a proseguire fino al termine della stagione sportiva. Da trapanese e da presidente del comitato “C’è chi il Trapani lo ama”, Carmelo Castelli, attraverso un’intervista a trapanigranata.it, ha espresso il proprio stato d’animo con la maglia granata lontana dal rettangolo verde di gioco.
«Chiaramente il fatto che non ci sia una squadra di riferimento in città – afferma Castelli – pesa e non poco. Da avvocato intristisce moltissimo convivere con una procedura fallimentare o comunque con una situazione legata al dissesto finanziario del club. Questo momento lo sto vivendo con grande tristezza».
Un’assenza che però si propaga da otto mesi, considerando la disputa delle gare a porte chiuse: «Il covid – sottolinea il presidente del comitato – ha fatto passare in secondo piano alcuni aspetti. Da marzo, infatti, i tifosi del Trapani non vanno allo stadio a vedere la partita: questo fatto attenua un po’ questa lontananza della maglia granata dai campi da gioco. Il calcio in televisione è completamente diverso per i tifosi».