Il caso è stato sollevato davanti al Tribunale di Trapani dagli avvocati dei creditori della società trapanese. Una vicenda che richiama il passaggio di proprietà da Alivision ad Alba Minerali
Si è tenuta nella giornata odierna al Tribunale di Trapani l’udienza in merito alla procedura prefallimentare del Trapani Calcio srl. Il giudice ha deciso di riservarsi, ma rispetto a precedenti udienze è stata data maggiormente parola ai legali dei creditori del club trapanese.
In particolar modo l’avvocato Salvatore Longo, che cura gli interessi di diversi dipendenti del Trapani e l’avvocato Luca Miranda, legale dei calciatori che hanno deciso di procedere contro l’ormai loro ex società, hanno evidenziato delle perplessità circa un pegno presente nelle quote del Trapani Calcio srl.
Nello specifico la vicenda richiama il mese di settembre, quando dopo due scritture private la totalità delle quote societarie passarono da Alivision ad Alba Minerali. Gli accordi prevedevano dei pegni su crediti dalla Lega B e dalla Lega Pro. Successivamente con un comunicato stampa Alivision faceva sapere di rinunciare “alla costituzione del pegno sui crediti[…] alla sola condizione che tali crediti vengano utilizzati al pagamento dei debiti del Trapani Calcio“.
“Una rinuncia che nella sua costituzione il commissario giudiziale del Trapani Alberto Piacentino ritiene nulla – afferma Andrea Capone, difensore del Trapani – ma ciò non rappresenta una circostanza ostativa del concordato, perché per constatare la nullità sarà necessario un giudizio. Certo, è intenzione dell’Alivision di evitare l’escussione della fideiussione perché in quel caso la società di trasporti perderebbe la garanzia personale”.