L’ex allenatore granata rivive l’esperienza con il calciatore francese dal forte temperamento. L’attaccante tra mille difficoltà non era neppure puntuale
M’Bala Nzola è l’uomo sorpresa della serie A con le sue nove reti che stanno guidando lo Spezia verso la salvezza. Un giocatore che conosce Francesco Baldini, avendolo allenato a Trapani per pochi mesi: «Su Nzola il merito principale è di Rubino che l’ha portato a Trapani due anni fa. Nessuno credeva più in lui. Nzola era uno che veniva scartato perché caratterialmente non era semplice da gestire. Era semplice, però, da vedere che era forte».
L’ex tecnico granata poi racconta un aneddoto singolare sul calciatore francese: «La mia battaglia a Trapani con lui è stata di uno che lo capiva perché lui ha avuto due allenatori che lo capivano Italiano e io. Sono arrivato a regalargli un orologio perché uno dei suoi problemi era la puntualità. Mi sono tolto dal polso un orologio importante e l’ho regalato dicendogli: da qui in avanti guardalo, perché ogni volta che non lo guardi mi restituisci trecento euro a me fin quando non mi hai pagato l’orologio».
Nel corso dell’intervista rilasciata alla pagina instagram Taca La Marca, Baldini poi spiega le difficoltà del calciatore che non riuscì ad esprimersi in serie B con il Trapani: «Nzola aveva difficoltà con la città, perché quando metteva piede in campo veniva fischiato. Con il gruppo non andava d’accordo dentro lo spogliatoio e quindi le complicazioni erano altre. La gente non conosce le dinamiche, ma parla. Lui voleva andar via perché sapeva di avere delle richieste. Non è stato facile gestirlo, però, è un giocatore forte».