Dura presa di posizione del gruppo ultras 2 aprile 1905: “Si ostacola chi sta concretamente manifestando interesse lavorando ad un serio progetto”
Con un duro comunicato i tifosi del Trapani, rappresentati dal gruppo ultras 2 Aprile 1905, hanno preso posizione in merito alla vicenda dell’avviso pubblico, atteso nei prossimi giorni. “La curva” rimprovera Giacomo Tranchida e chiede Renè De Picciotto proprietario.
Di seguito la nota:
Siamo davvero allibiti dall’azione del sindaco e dall’amministrazione comunale di Trapani, che con il loro operato stanno ostacolando chi sta concretamente manifestando interesse lavorando ad un serio progetto per la rinascita del calcio a Trapani.
Oggi in maniera del tutto incomprensibile si osteggia l’unica persona, Renè De Picciotto, che oltre a voler far tornare il Trapani al livelli che gli competono per storia e blasone, ha intenzione di investire sul territorio e portare una boccata di ossigeno all’economia della città.
In altre città, una persona con queste intenzioni verrebbe portata in trionfo, qui non possiamo farlo scappare. La storia recente forse non ha insegnato nulla, dopo aver tentato di imporgli soci sconosciuti, garanzie per impegni insostenibili, ed infine obbiettivi che non possono essere oggetto di promesse perché legate al risultato sportivo, adesso un bando che si vorrebbe dare in pasto alla città è frutto della mancanza di una approfondita cultura dello sport e del completo disinteresse per il calcio.
Trapani, non ha impianti sportivi, non ha uno stadio degno del suo nome, non ha una classe imprenditoriale che vuole sopportare il calcio professionistico, eppure ci permettiamo di porre condizioni assurde. Il Trapani siamo noi, una tifoseria passionale di grandi numeri, vanto di questa città che oggi chiamiamo a raccolta affinché’ i colori granata non scompaiano per sempre.
Invitiamo il sindaco, l’amministrazione, tutti coloro che hanno portato queste idee così insensate a tornare indietro su questi propositi. Viceversa si assumeranno la responsabilità, davanti la città intera, di aver decretato la morte del calcio trapanese.
A volte per andare avanti bisogna fare un passo indietro.