Tutti attenti a non sbilanciarsi in modo positivo e negativo. Si attende l’avviso pubblico nella sua interezza perchè possa chiarire le posizioni
Dopo il passo indietro di Ettore Minore, i concorrenti per il nuovo Trapani rimangono tre: René De Picciotto, la cordata serba di Zoran Popovic e il comitato “C’è chi il Trapani lo ama”.
L’avvocato palermitano Roberto Lio ha rappresentato Popovic alla riunione di lunedì scorso con il sindaco. «Avevamo presentato diverso tempo fa – spiega Lio nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica di Palermo – la manifestazione d’interesse e ci è sembrato corretto ascoltare il sindaco e le sue richieste. Dobbiamo valutare diverse cose e attendere che il bando venga ufficialmente pubblicato. Allo stato attuale, non mi sento di escludere che ci tiriamo fuori dalla corsa, ma di certo dovremo leggere attentamente il documento finale». Insomma, un interesse non negato ma tiepido.
Attraverso il presidente Lillo Castelli, il comitato “C’è chi il Trapani lo ama” fa sapere che «non parteciperà al bando, ma rimarrà vigile su quanto accadrà».
Infine, la candidatura di René De Picciotto che ha trascorso tre giorni in città per curare i dettagli dell’acquisto del palazzo della Banca d’Italia. Alle dichiarazioni del sindaco sulle linee guida, non è seguita alcuna reazione ufficiale, ma all’interno del suo entourage restano tutte le perplessità per i requisiti richiesti. «A queste condizioni – il commento di De Picciotto con i tifosi – difficilmente qualcuno può pensare di prendere il Trapani».