I lavoratori della società granata che sfiorò la serie A hanno voluto dedicare un messaggio al proprio Comandante, morto all’età di 81 anni
Con una lettera i dipendenti del Trapani Calcio, società che ha diretto da presidente e proprietario dal 2005 al 2018, hanno voluto dedicare un proprio pensiero a Vittorio Morace, morto all’età di 81 anni.
Di seguito l’intera lettera.
«Famiglia per noi non era solo un modo di dire. Eravamo – siamo – famiglia. Ce l’aveva insegnato lui a diventarlo, il nostro comandante. Ce l’aveva insegnato lui a rispettarci, ad aiutarci sempre, a non lasciare mai nessuno indietro, solo, a volerci bene. Lui per noi non era il Presidente. Era padre, fratello maggiore, colui al quale potevamo rivolgerci per qualsiasi cosa, perché sapeva ascoltare, perché sapeva pronunciare, con quel suo modo semplice ed elegante, parole di conforto, di affetto, di condivisione di una storia che era la sua e ci aveva dato il privilegio di fare diventare anche la nostra.
Sono tantissimi i ricordi che riaffiorano alla mente. Ricordi dei successi, delle lacrime di gioia, dei sorrisi, della sua ironia, con cui riusciva a sdrammatizzare anche i momenti più difficili. Ricordi dei suoi dolori, dei nostri dolori. Sempre insieme, sempre uniti, annullando ogni distanza.
Il nostro grazie oggi non è banale, non è dovuto. E’ un grazie che viene dal profondo del cuore. E’ un grazie per averci dato la possibilità di fare assieme un lungo e bellissimo cammino. E’ un grazie per averci insegnato il senso più vero della vita, per averci insegnato a svolgere il nostro lavoro anteponendo sempre quei valori che oggi forse ci rendono persone migliori.
Un abbraccio da parte di tutti noi ad Anne Marie ed ai figli del nostro comandante. Il loro dolore è anche il nostro.
Ciao, Comandante Vittorio, ti vogliamo bene. Da sempre».
I dipendenti del Trapani Calcio