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Ignazio Arcoleo ed il suo Trapani delle meraviglie

Dalla panchina ha diretto più volte i granata, portandoli dall’Interregionale fino alle soglie della serie B, persa nella semifinale di Gualdo Tadino nel maggio del 1995

Quando l’allora presidente Andrea Bulgarella decise di chiamarlo per sostituire l’esonerato De Petrillo in seguito alla sconfitta nel derby con il Marsala per 5-0, nell’autunno del 1991, in molti rimasero contrariati. Ignazio Arcoleo, nato il 15 febbraio 1948, 72 anni fa, era stato l’allenatore del Mazara che aveva conteso proprio al Trapani la promozione in C-2 nel 1985.

Alla fine, però, ad avere ragione sono stati Andrea Bulgarella e, soprattutto, Ignazio Arcoleo, diventato un simbolo del Trapani. Al suo primo anno sulla panchina dei granata mancò la rimonta sul Sora nel Campionato Nazionale Dilettanti, l’allora serie D, e dovette accontentarsi del secondo posto. L’anno dopo, nel 1992-93, invece, il Trapani quel torneo di Cnd lo domina, superando tutte le agguerrite rivali, ultimo il Casale Bonito. E’ la squadra di Barraco, Capizzi, Campanella, Incrivaglia, Tedesco e di un bulgaro, Petrov. Nel 1993-94, in C-2, si aggiunge Tanino Vasari ed il Trapani incanta. Parte male, ma poi non lo ferma più nessuno e, così, Arcoleo conduce la sua creatura in terza serie, in C-1. A Trapani si vive un sogno e la stagione 1994-95 e di quelle che non si possono dimenticare. In rosa c’è pure un futuro campione del mondo, Marco Materazzi e la partenza sprint è di quelle sprint con il primo posto dopo la vittoria con il Pontedera alla decima. La pressione, però, si fa sentire e comincia una fase calante che porta la squadra a ridosso della zona play-out. Però il Trapani carbura di nuovo e finisce in crescendo, prendendosi il quarto posto dietro Reggina, promossa in B, Avellino e Gualdo, l’avversario nei play-off per la B.

In uno stadio più che gremito, il Trapani vince l’andata 1-0 on un rigore di Barraco, ma la settimana dopo, a Gualdo, perde 1-0 incassando il gol decisivo ben oltre il recupero concesso dall’arbitro e per la migliore posizione in classifica a parità di differenza reti, in finale contro l’Avellino ci va il Gualdo.

Terminata quella stagione, Arcoleo passa al Palermo, in serie B. Torna al Trapani con l’arrivo di Vittorio Morace, nel 2006, con il ruolo di direttore tecnico al fianco dell’allenatore, Giovanni Guaiana. I granata militano in D e nonostante l’arrivo di Arcoleo non riescono ad evitare la retrocessione in Eccellenza perdendo i play-out con il Francavilla. E quest’anno, poi, il rientro al Trapani con il compito di club manager.

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