L’esecutivo del massimo organo calcistico europeo ha ribadito che i tornei nazionali dovranno avere la prevalenza sulle competizioni europee. Nell’impossibilità di portarli a termine, la classifica sarà quella maturata fino al momento dello stop
L’organo di governo del calcio europeo ha le idee chiare: prima i campionati e poi le competizioni europee. Il comitato Esecutivo della Uefa si è riunito oggi in videoconferenza, ed ha ricevuto aggiornamenti dai vari gruppi di lavoro costituiti insieme all’Eca, alle Leghe europee e all’associazione europea dei calciatori (Fifpro). I due scenari esaminati dal gruppo di lavoro sui calendari prevedono che i campionati nazionali riprendano prima delle competizioni Uefe. Nella prima ipotesi prospettata i campionati e le coppe procederebbero in parallelo, nella seconda i campionati dovrebbero essere portati a regolare compimento prima della ripartenza della Champions League o dell’Europa League, prevista per agosto.
In particolare la Uefa sottolinea – secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – come lo scenario ideale sia quello di completare le competizioni nazionali che in atto sono sospese, in modo che le qualificazioni alle coppe europee avvengano unicamente per meriti sportivi. Qualora ciò non fosse possibile, per ragioni legate al calendario, sarebbe preferibile che le competizioni ripartissero con un differente modalità di svolgimento, avendo come obiettivo sempre quello di privilegiare il merito sportivo. Se una competizione nazionale fosse interrotta in anticipo, per un veto ufficiale agli eventi sportivi fino ad una determinata data o per problemi economici di rilevante portata tali da compromettere la stabilità economica delle leghe o dei club, la Uefa chiederebbe alle federazioni calcistiche dei Paesi europei di selezionare le squadre qualificate alle coppe 2020-2021 basandosi sul merito sportivo emerso nel campionato 2019-2020, quindi arrivando ad una sorta di cristallizzazione della classifica.