Il presidente dell’Assocalciatori si mostra prudente e sottolinea, nonostante la ripartenza dei campionati, come vi siano ancora dei nodi da sciogliere. Il riferimento è alla quarantena
Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, da un lato si esprime favorevolmente sulla ripartenza dei campionati, ma dall’altro mostra prudenza in quanto, a suo dire, ci sono ancora dei fattori di criticità. Tommasi, ai microfoni dell’Ansa, dichiara con riferimento alla ripartenza del torneo di A il 20 giugno: «Avere una data certa è di sicuro un passo avanti, ma restano criticità e speriamo di risolverle. Nel pieno dell’epidemia, avevo parlato di uno Zoncolan da scalare: abbiamo superato dei tornanti, ma non siamo ancora in discesa». Per il numero uno del sindacato dei calciatori a pesare sulla ripartenza ci sono anche i rischi derivanti dalle modalità di quarantena, in caso di nuove positività.
Un altro fronte caldo per l’Aic è anche quello degli orari delle gare ancora da disputare per portare a termine i campionati. Orari che, per l’Assocalciatori, non possono che essere fissati se non nell’interesse delle condizioni di salute dei calciatori e per prevenire gli infortuni. A tal riguardo, il vicepresidente dell’Aic Umberto Calcagno, intervenuto alla trasmissione “Zona Cesarini” su Rai Radio1 Sport, afferma: «Abbiamo fatto una richiesta specifica alla Lega e speriamo di avere riscontro in proposito: è opportuno evitare lo slot del pomeriggio, perché chiediamo di andare in campo, ogni tre giorni, ad atleti sottoposti a stress e reduci da un lungo periodo di inattività. Dobbiamo evitare le alte temperature pomeridiane di giugno e luglio, che in Italia sono rilevanti, e credo sia interesse di sistema preservare i calciatori dal pericolo infortuni: ne risentirebbe anche lo spettacolo».