Il presidente si scaglia contro la seconda squadra giovanile e prende di mira pure trapanigranata.it: “Quella lettera non andava pubblicata”
“L’Under 17, è una vergogna, deve andare in giro con i pullman perché i ragazzini, in quanto la società si chiama Trapani, devono andare in giro così. Ma nessuna squadra di serie D lo fa”.
E’ un attacco a tutto tondo quello che Marco La Rosa, il presidente del Trapani, ha riservato alla seconda formazione giovanile della sua società. Nel corso della conferenza stampa di sabato, infatti, il massimo dirigente si è anche soffermato sulle giovanili, fornendo, in parte, la replica che la redazione di trapanigranata.it aveva chiesto alla società in seguito alla pubblicazione della lettera fatta pervenire dal genitore di un calciatore granata e con la quale svelava le difficoltà che vivono le tre formazioni del settore giovanile.
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“Nessuna squadra lo fa – continua La Rosa – e prima di scrivere quelle corbellerie che si scrivono, che si cerchi di capire qualcosa di calcio. Nei settori giovanili delle Regionali, i genitori hanno il piacere di accompagnare i propri ragazzi. Noi abbiamo messo a disposizione 2 pulmini da 8 posti con autisti e ditemi quali altre squadre di serie D lo fanno”.
Per La Rosa nella lettera pubblicata da trapanigranata.it “sono state dette tante cose inesatte”, etichettando lo sfogo del genitore come una “pseudo lettera, non firmata, che comprende una serie di idiozie non degne di commento. A parte che una lettera anonima non andrebbe pubblicata, perché bisogna prendersi le responsabilità. Sono state dette una serie di idiozie, e ricordiamoci che parliamo di società di serie D. Noi abbiamo Juniores, Under 15 e 17 e tante squadre di D hanno solo la Juniores in quanto obbligatoria. Quante sono le società di D che hanno Under 15 e 17 Regionali? Le nostre hanno allenatori qualificati e campi di allenamento”.
Per La Rosa “quella lettera pubblicata, che non doveva essere pubblicata perché dice corbellerie, è strumentale. Quando incontro i tifosi, mi fatto festa per andare avanti. Sono felici dell’impegno che metto, anche se poi magari i risultati non sono quelli sperati”.
Ed ancora, in merito alla mancata attivazione della scuola calcio, il presidente sottolinea come “quella persona lo riteneva motivo di disinteresse. Ma ricordo che le scuole calcio portano soldi, tra iscrizione e kit. Noi non l’abbiamo fatta per dare la possibilità ad altre scuole calcio del territorio di lavorare, con la promessa che qualche ragazzo più in gamba il prossimo anno potesse far parte dell’Under 15 o 17 del Trapani”.
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La Rosa, infine, ritiene che ci sia “una parte della città che tende a creare confusione”, con “voci messe in giro per fare male al Trapani, ai tifosi che sentono delle voci che provocano dubbi, ed agli sponsor”. Con riferimento, in questo caso, anche alle voci rilanciate da Catania e riguardanti un interessamento dello stesso attuale presidente granata per rilevare l’Acireale in vista della prossima stagione.
