
Il centrocampista palermitano in granata ha vinto un campionato, ne ha sfiorato un altro e poi si è imbattuto, pure lui, nell’era Rosano…
Un vincente. E’ Salvatore Tedesco, il Totò del centrocampo da sogno del Trapani che scala le categorie a metà anni Novanta arrivando a sfiorara la serie B, nato a Palermo il 14 settembre 1970.
La sua esperienza con il Trapani racchiude due stagioni e mezzo. Comincia tutto nel 1993-94 quando i granata ritornano tra i Pro. Per il campionato di C2, infatti, l’allenatore Ignazio Arcoleo lo vuole utilizzandolo sia da mediano che da regista. Gioca in tutto 27 partite (4 in Coppa e 23 in campionato) e trascina i granata al primo posto finale ed allla conseguente promozione in C1.
Resta anche la stagione successiva, in terza serie. Andando via Giacomarro, gioca soltanto da “otto” e mette assieme 37 presenze: 33 in campionato, 2 in Coppa Italia ed altrettanei nei playoff con il Gualdo. Dopo l’amaro finale, con il gol dell’eliminazione arrivato a tempo scaduto, si trasferisce al Perugia in B assieme a Marco Materazzi, e ritorna al Trapani nel 1999-00. C’è lui nella squadra da sogno che dovrebbe stravincere la C2, ma ben presto i problemi economici vengono fuori e molti calciatori sono costretti ad andare via. Tra questi c’è pure Totò Tedesco che, anzi, resta a lungo, tanto da disputare 18 partite, 16 in campionato con un gol (nel 3-0 alla Juveterranova Gela con un tiro da fuori sotto una pioggia battente), e 2 in Coppa Italia.
