E’ stato fortemente voluto dal ds Faggiano nell’aprile del 2013, a testimoniare la determinazione della società per ottenere la cadetteria
Un acquisto per intimorire gli avversari. Per testimoniare che il Trapani quella serie B la voleva, e la voleva da prima in classifica. Come, del resto, è stato.
E’ così che si riassume l’avventura di Josè “Nacho” Castillo, attaccante argentino nato il 4 novembre 1975 e che con il Trapani, nel torneo 2012-13 in Prima Divisione, ha giocato appena tre partite, 35 minuti in tutto, ma riuscendo ad incutere timore negli avversari.
Dopo una carriera nella quale ha messo in mostra le sue grandi doti tra Lecce, Bari e con la Fiorentina con la quale esordisce pure in Champions League, nell’aprile del 2013, con il Trapani impegnato nel “testa a testa” con il Lecce per la vittoria della Prima Divisione per approdare in B, accetta la proposta del ds Daniele Faggiano. Nacho Castillo era fermo da quasi un anno, ma aveva dentro la voglia di un ragazzino e si è messo subito a disposizione dell’allenatore Boscaglia, diventando fondamentale per lo spogliatoio.
Nelle due prime partite, contro Sudtirol e Pavia, non è stato convocato, quindi ha giocato 13 minuti con il San Marino, 2 con l’Albinoleffe e 20 con la Reggiana, restando in panchina nel 4-3 di Cremona che ha portato il Trapani in B.