Il centrocampista ghanese in forza ai granata nel corso dell’intervista spiega la parentela con Thomas dell’Atletico Madrid e afferma di sognare di giocare al Chelsea
Ha aspettato oltre un mese prima dell’esordio con la maglia del Trapani. Arrivato negli ultimi giorni del calciomercato invernale Moses Odjer si era reso protagonista nel secondo tempo della partita contro la Virtus Entella. Una rimonta dettata anche dalla sua presenza che gli aveva fatto conquistare il posto da titolare ad Empoli. Il centrocampista si è raccontato nel corso di un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia.
L’ATTESA PER L’ESORDIO
«Sono arrivato a gennaio dalla Salernitana – racconta Odjer. Non ero al top della condizione, per via di un dolore alla caviglia che mi tormentava. Però mi sono sempre allenato al massimo e con grande intensità. Ho avuto la mia prima occasione con l’Entella e sono stato contento di questa opportunità. Peccato per lo stop del campionato, sia per me che per la squadra. Venivamo da un buon periodo di forma, sottolineato anche nella prova di Empoli».
OBIETTIVO SALVEZZA
«La rimonta, e quindi la salvezza, è più che possibile. Allenandoci con grande intensità, come mettiamo sempre nelle sedute con la guida del tecnico Castori, è possibile arrivare a questo grande traguardo, a cui teniamo tutti noi e l’intera città».
LA FAMIGLIA
«Ho la mia famiglia in Ghana. Ho provato a farli venire in Italia, ma ancora non è stato possibile. Ho una compagna che ho conosciuto a Salerno. Mio figlio di 16 mesi si chiama Thomas, come mio cugino, centrocampista dell’Atletico Madrid».
IL SOGNO
«Mi godo il presente, che è il Trapani. Se devo dire un sogno che ho da sempre è quello di giocare in Inghilterra. Mi piace il Chelsea. Se dovesse arrivare una chiamata dal campionato inglese non ci penserei su due volte».