Quando è arrivato a Trapani era un ‘colpo’ e non ha deluso le attese. Ha giocato 103 partite con i granata, sempre ad altissimo livello, trovando nella punta occidentale della Sicilia il suo ambiente. Ha sfiorato la serie A nel 2016, ma 12 mesi dopo ha vissuto l’incubo della retrocessione in C, interrompendo la sua esperienza a Trapani.
Antonino Barillà, nato il primo aprile 1988, del Trapani è stato prima avversario, nel 2013-14, quando i granata hanno disputato il loro primo torneo tra i cadetti. Giocava nella Reggina ed ha anche realizzato un gol ai granata nel pareggio per 1-1 al Granillo. L’anno dopo si libera dalla Reggina, nel frattempo retrocessa in C e non iscritta, ed arriva a Trapani, cominciando a scrivere una delle sue pagine più belle. Il primo anno, nel 2014-15, gioca in tutto 35 partite segnando 6 reti, 34 in campionato (con 5 gol) e una in Coppa Italia (una rete). L’anno dopo, nel 2015-16, le sue presenze sono 27 tra campionato (21), Coppa Italia (2) e play-off (4), sempre in campo sia nel doppio confronto con lo Spezia che nella finale con il Pescara. Nel 2016-17, invece, gioca 41 partite (39 in campionato e 2 in Coppa), non riuscendo a salvare la squadra dalla retrocessione in C.
Nell’estate segue l’ex diesse Faggiano al Parma, in B, ed approda in A dove, ormai si è ritagliato il suo spazio: 31 partite nello scorso torneo e 18 in quello attuale.