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Montalto, attaccante del ‘suo’ Trapani che sfiorò la A

Nel 2015-16 ha coronato il sogno di tutti i trapanesi, giocare con la casacca granata con la quale collezionò 33 presenze segnando 4 gol e arrivando ad un passo dalla massima serie

Una stagione vissuta tutta d’un fiato, un torneo che è volato via, come le cose belle che finalmente si realizzano. Ed in questi casi, poi, quando arriva la separazione resta sempre una ferita, perché vorresti che quella storia non finisse mai.

E’ così che si può sintetizzare l’amore tra il Trapani ed Adriano Montalto, attaccante nato a Trapani il 6 aprile 1988 e che oggi compie 36 anni. Un attaccante che nel 2015-16 finalmente era riuscito a “ritornare” a casa, nella sua città. E’ cresciuto nelle giovanili del Messina ed ha cominciato a girovagare in lungo ed in largo per lo Stivale, mettendo a segno un discreto numero di reti. Nel 2014-15 è al Martina, in serie C, e realizza 10 gol che gli bastano per una chiamata da Daniele Faggiano per andare al Trapani l’anno dopo, in serie B. Accetta subito e quel 2015-16 è l’anno nel quale realizza il suo sogno.

L’esordio il 9 agosto 2015 in Coppa Italia, nell’1-0 contro il Como e lui è l’uomo assist. Va meglio nel turno successivo, il 15 agosto, sempre in Coppa. Il Trapani perde ai rigori contro il Cagliari, ma il gol dell’1-1 lo realizza proprio lui, che gioca con il numero 8. Arriva il campionato e parte titolare nelle prime 4 partite, fornendo 2 assist contro Ternana e Latina. Poi Cosmi lo manda in panchina, anche se gioca quasi ogni incontro. Il primo gol in campionato il 21 novembre 2015 nella vittoria per 2-1 contro il Modena. Segna pure al Como, nel 2-2 casalingo ed all’Ascoli nel pirotecnico 4-3 interno dei granata, in una delle ultime apparizioni stagionali, perché sul finire del torneo Cosmi gli concede sempre meno spazio. Nei playoff disputa una sola partita, nella finale di ritorno con il Pescara quando, sull’1-1, il Trapani ha bisogno di segnare due gol per approdare in A. Gioca gli ultimi 19 minuti ed alla fine scoppia anche lui in un pianto per il sogno sfiorato.

All’inizio della stagione 2016-17 resta, e gioca anche una gara di Coppa Italia, 18′ nel 3-0 al Seregno, mentre resta in panchina nel ko di Bologna. Quindi, arriva la cessione alla Juve Stabia. Contro voglia, ma la società era stata chiara, il suo periodo a Trapani era terminato e lui ha voluto ringraziare tutti attraverso un post sui social

Ci sn cose che nn vogliamo che succedano, ma che dobbiamo accettare. Cose che nn vogliamo sapere, ma che dobbiamo saperle… Il mio lavoro è questo, sempre pronto cn le valigie in mano… Volevo ringraziare il presidente Morace, il direttore Faggiano per questa esperienza indimenticabile.. Ringrazio tutti i miei compagni, magazzinieri, massaggiatori e dottori per avermi fatto passare un anno bellissimo… Ringrazio anche i tifosi per il loro calore, una tifoseria magnifica, sopratutto la più corretta. Vi auguro di arrivare in serie A in bocca a lupo per tutto vi porterò sempre nel mio cuore grazie grazie grazie Trapani calcio ❤️
P.s. Nn è un addio ma un arrivederci!

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