“Non C basta”. La scritta delle maglie celebrative del Trapani non lascia spazio a libere interpretazioni. I granata vogliono dare avvio ad una scalata, come affermato dal presidente Valerio Antonini: “Stiamo provando a convincere giocatori importanti a scendere di categoria. Sappiamo dove dobbiamo migliorare, sarà difficile ma stimolante. Con questi nomi e con questo pubblico vogliamo andare in serie B”.
Il numero uno granata dedica il successo ai suoi cari: “Quando sono arrivato mi guardavano come fossi un pazzo, ma dentro me pensavo che fosse energia positiva. Questa mi ha spinto di più a realizzare ciò che abbiamo concretizzato. Ringrazio la mia famiglia, perché sono stato assente dedicando 20 ore al giorno a questa avventura”.
Un Trapani da record per il presidente Antonini: “I risultati di quest’anno sono fuori da ogni logica, siamo la seconda squadra in termini di punti della storia della serie D. In campo vanno uomini con fragilità, difficili da gestire, ma la squadra è stata impeccabile. Anche chi ha giocato poco ha fatto un campionato eccezionale. Tutti mi hanno dato soddisfazione. Su Balla ho sempre puntato, ho spesso convinto Torrisi a puntare su di lui, ha solo problemi di tenuta ma per caratteristiche potrebbe giocare anche in serie B”.
Il patron granata quindi si concentra verso una nuova casa granata: “Lo stadio deve arrivare prima possibile a 20.000 posti. Deve essere uno stadio all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e fruibile tutto l’anno. Stiamo lavorando per la migliore soluzione. Questa può essere un ampliamento del Provinciale o uno stadio nuovo. Se faremo lo stadio nuovo lo faremo a Trapani“.
Antonini apre le porte all’inserimento di un direttore generale: “Stiamo bene così come management. Inseriremo la figura del direttore generale, perché vorrei avere anche più tempo per me. Un dirigente che possa fare le mie veci, anche se non è semplice. Io sono un presenzialista, le decisioni le prendo io”.