
La sconfitta di sabato fa ripiombare i granata al massimo ritardo stagionale dalla quindicesima posizione, l’ultima che assicura la salvezza diretta: otto punti
Un mese di lavoro gettato al vento. Il Trapani, perdendo con il Cittadella, ha bruciato un mese di allenamenti e partite, perché, adesso, il ritardo dalla zona salvezza è ritorno ad essere di otto punti: 19 il Trapani, 27 la quindicesima, la prima squadra ad essere salva a fine campionato.
Non è la prima volta che i granata si ritrovano con un ritardo simile, però, adesso c’è qualche aggravante in più: il numero sempre minore di giornate alla fine del campionato e, quindi, meno possibilità di recuperare e l’aver costruito la squadra così come voleva l’allenatore Castori nel corso del mercato invernale. Contro il Cittadella l’allenatore marchigiano non disponeva di Pettinari al 100%, ma la squadra si è sciolta come neve al sole dopo aver incassato il primo gol, proprio come accadeva durante la gestione Baldini. E quello compiuto dal Trapani sabato è stato un vero passo indietro.
Otto punti di ritardo dalla zona salvezza erano già stati raggiunti alla 12a giornata dopo il pareggio interno per 2-2 con il Cosenza quando i granata si trovavano in fondo alla classifica con 7 punti e la Cremonese erea 15a con 15 punti. Ma anche alla 19a giornata, dopo la sconfitta patita a Crotone per 3-0 nell’ultimo turno del girone di andata. In quel caso il Trapani era penultimo con 15 punti ed al 15° posto c’era l’Empoli con 23. Era il 29 dicembre ed adesso, al due febbraio, ci si ritrova nuovamente con lo stesso ritardo dalla zona salvezza: 8 punti.
Va leggermente meglio, invece, se si considera il ritardo dalla zona play-out. Oggi è di 4 punti: 19 il Trapani, 23 la Cremonese che occupa la 17a posizione. Però i grigiorossi, pur con le evidenti difficoltà che stanno incontrando in questo torneo, devono recuperare una partita.
