L’ex centrocampista granata accoglie l’invito di trapanigranata.it e lancia un messaggio a tutti, sportivi e non: per sconfiggere il Coronavirus occorre restare a casa
Maglia numero sette dietro e sgroppate sulla fascia destra di competenza. Cercare di sintetizzare l’avventura trapanese di Simone Basso non è certamente un compito semplice. In quattro anni dal 2012 al 2016 il legame con l’ambiente trapanese resta indelebile.
Impossibile non citare il rigore all’ultimo minuto contro il Como, o la corsa con stampelle sull’erba dello stadio Zini di Cremona. E poi ancora, capo ultras su quel pullman di ritorno verso Trapani per festeggiare la prima promozione in serie B della storia dei granata.
Simone Basso insieme a Matteo Mancosu e Luca Nizzetto cercava anche di vedere lontano, ma in più occasioni ha avuto la pazienza di saper aspettare. Un’attesa dettata dai lunghi infortuni che ne hanno sospeso per più volte il suo cammino con la maglia granata. Per poi ritornare sempre ed esultare ancora una volta con i compagni e i tifosi trapanesi.
Pausa che adesso anche tutto il mondo sta vivendo per cercare di fronteggiare l’espandersi del Coronavirus. Proprio Simone Basso, oggi in forza nella squadra della sua Lavagna, invita dalla sua abitazione a rimanere tutti a casa.