Si studiano tutte le possibili soluzioni per provare a fronteggiare l’impatto che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha provocato sul calcio italiano. Allo studio anche un fondo per sostenere economicamente la terza serie calcistica italiana
La crisi è dura e tutte le soluzioni sono sul tappeto per fronteggiarla, anche quelle che un tempo sembravano solo impossibile da pensare. E la serie C è una delle più falcidiate, dal punto di visto economico, dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Intanto, proprio oggi, si attende l’esito dell’assemblea della Lega A. Un idea che potrebbe farsi avanti – secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb – sarebbe quella di istituire un fondo di solidarietà con una dotazione pari al 10 per cento di ogni eventuale stipendio non pagato in serie A e B in favore dei calciatori della C.
In buona sostanza, sotto la soglia di trentamila euro annui, non sarebbe prevista alcuna riduzione e in tal caso le società pagherebbero gli ingaggi per marzo, aprile e maggio e un mese dal potenziale fondo. Ovviamente, qualora le società dovessero accettare un accordo di questo tipo o similare, una condizione necessaria sarebbe quella di aver pagato regolarmente le mensilità gennaio e febbraio. Tutte le possibili soluzioni, però, devono far fronte con le opinioni delle controparti. Da un lato quindi le possibili decisioni della Lega A e della Lega B, ma appare fondamentale sentire anche il parere dell’Assocalciatori che, sulla riduzione dei compensi dei calciatori, pare assestarsi su delle riduzioni, ma non di importo elevato.