Il ministro dello Sport torna a parlare dalla sua pagina Facebook e analizza il documento dalla Commissione medifico-scientifica della Federcalcio. I costi per i club delle serie minori saranno esorbitanti
Il titolare del dicastero dello Sport, Vincenzo Spadafora, affronta l’argomento ripartenza del campionato partendo dal protocollo sanitario stilato dalla comissione dei medici della Figc, e si sofferma in particolare sui costi che i club, in particolare di B e delle serie minori, dovranno sostenere per la ripresa degli allenamenti, ed eventualmente del campionato, in sicurezza. E proprio la questione dei costi è una delle principali preoccupazioni delle società non di A, che in caso di ripartenza, saranno chiamate a sostenere dei costi quasi proibitivi. Se i costi appaiano quasi insostenibili per i club di B, per quelli di C sono impossibili.
«La FIGC – afferma Spadafora – ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza ed è stato preso in considerazione, ma necessità di una approfondimento. Il comitato tecnico scientifico nel più breve tempo possibile incontrerà alcuni rappresentanti della FIGC, del mondo del calcio e del CONI e anche la federazione dei medici sportivi per riuscire a perfezionare questo protocollo nel modo migliore per garantire la salute di tutti. Per la FIGC il campionato dovrebbe ripartire a metà giugno, è un tempo lunghissimo. Non siamo in grado di sapere l’evoluzione del virus e come reagiremo noi tutti. È impossibile dirlo oggi».
«Non è per fare terrorismo psicologico, ma è impossibile dirlo perché non lo sa nessuno. Intanto, se riprendono gli allenamenti in sicurezza, ci predisponiamo anche in modo che il campionato possa riprendere, ma questo lo sapremo soltanto più avanti quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo. Il protocollo – conclude Spadafora – ha dei costi elevati, come fanno la Serie B e le altre leghe».