Al presidente della Lega Pro l’ipotesi di riforma che vedrebbe un campionato cadetto a 40 squadre non piace proprio
Paradossalmente la ripartenza del calcio in Italia, dopo il lockdown causato dal Covid-19, avrebbe convinto definitivamente le componenti del mondo federale e gli altri attori principali del mondo del pallone italiano a mettere mano ad una riforma organica. Tuttavia l”ipotesi che circola da alcuni mesi su un campionato di serie B a 40 squadre non piace a tutti. Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, Francesco Ghirelli, afferma: «Chi parla di numeri non vuole fare la riforma perché dimentica che noi quattro stagioni fa eravamo 90 squadre e ora siamo 60 e non abbiamo risolto molto. Dobbiamo rispondere ad alcune domande: perché la Serie A non è più competitiva mentre prima era il miglior campionato europeo? La B a 40 così la uccidiamo, sarebbe un disastro, anche loro hanno un problema serio di sostenibilità economica, come lo abbiamo noi».
«Dobbiamo accelerare il processo della formazione dei giovani talenti italiani. Perché i calciatori – prosegue Ghirelli – spesso decidono di andare a giocare in Serie D piuttosto che venire in Serie C? Dobbiamo ragionare sulle regole da mettere in campo. Solo al termine del processo vengono i numeri. Chi parte dai numeri vuole fare polemica, bisogna tornare a pensare al progetto, al sistema, che riguarda tutte le categorie…».