Arrivò in granata nel ’96-97 dall’Inter e dopo un ottimo girone di andata che vide il Trapani chiudere al secondo posto in C1, finì per retrocedere in C2 dopo i play-out con la Fermana
Un predestinato. Questo era Giorgio Frezzolini quando nell’estate del 1996, arrivò a Trapani. L’Inter puntava forte su di lui e decise di fargli disputare un torneo da titolare in C. Lui non tradì le attese, ma i granata finirono in C2.
Nato a Roma il 21 gennaio 1976, Frezzolini in quel campionato con il Trapani collezionò, in tutto, 37 presenze, 32 in campionato, 3 in Coppa Italia e 2 nei playout. Di lui si ricordano ancora gli ottimi interventi e la sicurezza che dava al reparto arretrato. Quel torneo fu particolarmente strano, perché dopo aver battuto la Fidelis Andria a fine dicembre il Trapani si ritrovò ad un punto dal terzetto di testa composto proprio dai pugliesi, dal Savoia e dal Casarano.
Si pensò in grande, ma il girone di ritorno fu da tregenda e, sconfitta dopo sconfitta, il Trapani finì il campionato a quota 41, assieme a Gualdo, Nocerina e Fermana. Alle loro spalle solo l’Avezzano, retrocesso, ed il Sora penultimo. Decisiva la classifica avulsa che premiò il Gualdo, salvatosi direttamente, e pose in posizione migliore per i playout la Nocerina, che se la vide con il Sora, e la Fermana che sfidò il Trapani. Ed i granata nei playout fecero 0-0 in casa e 1-1 in trasferta, finendo dritti in C2 per il peggior piazzamento in campionato.
Dopo quella sfortunata avventura Frezzolini tornò all’Inter che lo mandò in B alla Fidelis Andria e poi proseguì con Udinese e Cosenza, quindi il passaggio al Milan, con il quale vinse lo scudetto 1998-99 anche senza scendere mai in campo, ed ancora giocò al Chievo, al Lecce, al Modena, all’Ascoli ed all’Atalanta. Oggi è allenatore dei portieri dei nerazzurri bergamaschi.