Il portiere friulano arrivò in granata nel ’60-61. Poi ha giocato a Bologna e nel finale di carriera a Toronto con compagno di squadra “la Pantera Nera” e come avversario “O Rey”
Un portiere bravissimo, ma altrettanto sfortunato. E’ Paolo Cimpiel, nato il 12 giugno 1940, ottantatré anni addietro. Cresciuto in Friuli, è stato acquistato dal Bologna, ma i felsinei lo spediscono in prestito al Trapani, la sua prima squadra. E, così, disputa con i granata la stagione 1960-61 in quello squadrone che sfiorò la serie B perdendola per un punto contro il Chieti. Davanti aveva Gridelli, il titolarissimo, ma gioca ugualmente 11 partite ed è lui in campo il 30 ottobre 1960 per l’inaugurazione del Provinciale, in quel Trapani-Taranto 3-2 “epico”.
Terminata quella stagione rientrò al Bologna ed ebbe la sua grande occasione. Nel ’62-63 l’allenatore rossoblù Fulvio Bernardini lo manda in campo al posto del più quotato Santarelli. Gioca bene, ma contro la Juve prende un gol impossibile da metà campo e ritorna in panchina, questa volta definitivamente. Poi comincia a girovagare tutta l’Italia, fino a quando, nel 1976, si trasferisce ai Toronto Metros, in America. Come compagno di squadra ha Eusebio, la “Pantera Nera” portoghese sempre superbo, anche se pure lui a fine carriera. E poi ha sfidato Pelè, allora con i New York Cosmos.