Claudio Anellucci, direttore generale per poche settimane, ritorna sul suo allontanamento sui granata in seguito alle sue dichiarazioni sull’Italia
“Cacciato per aver detto la mia”. Claudio Anellucci, ex direttore generale del Trapani è tornato sul suo allontanamento dai granata dopo le parole sull’Italia, nel corso di una intervista a TvPlay_CM.IT.
“Il Trapani mi ha cacciato per le parole sui vertici azzurri – sono state le parole di Anellucci -. Il discorso, purtroppo, è stato non male interpretato, ma se io avessi scritto sul sito del Trapani Calcio come direttore generale in quel momento, potevo andare incontro a qualcosa di spiacevole, ma io ho espresso la mia opinione come Claudio Anellucci. Quindi credo che oggi Claudio Anellucci sia una persona che può esprimere la propria senza offendere, dire il male di nessuno o ledere una virgola di una parolaccia. Esprimere un pensiero che in quel momento era mio. Si può anche essere in disaccordo o pensarla in maniera diversa, ma addirittura cacciare una persona da un club perché ha espresso un parere che non va contro il Trapani Calcio, ma dicendo che secondo me vista l’ennesima brutta figura che il club stava facendo, io credo fosse giusto cambiare i vertici, questo è il mio pensiero. Non c’era un’offesa, non c’era nulla, sennò sarei stato passibile di querela. C’era solo amarezza nel vedere il nostro calcio ridotto in questa maniera”.