Erano tre le mensilità non corrisposte ai venti dipendenti amministrativi e per i rimanenti due la società ha chiesto la cassa integrazione
Pagato lo stipendio di gennaio, mentre per febbraio e marzo si farà ricorso alla cassa integrazione. E’ questa la soluzione della vertenza aperta dai circa venti dipendenti amministrativi del Trapani che da tre mesi non percepivano il loro stipendio e che avevano inviato una lettera alla società sollecitando il pagamento degli arretrati.
La società granata, infatti, così come riferisce l’edizione odierna del Giornale di Sicilia, pare abbia iniziato a pagare lo stipendio relativo al mese di gennaio, mentre per le mensilità maturate e non pattuite dei mesi di febbraio e di marzo, il club granata ha presentato istanza all’Inps per la cassa integrazione, così come hanno già fatto altre società sportive e non solo, in queste settimane di emergenza coronavirus.
I venti dipendenti avevano sollecitato il pagamento delle spettanze arretrate la vigilia di Pasqua, inviando una lettera al direttore generale Giuseppe Mangiarano. Trascorse le festività pasquali il club ha trovato una prima soluzione per sopperire alle necessità dei propri amministrativi e affinché la delicata situazione venutasi a creare possa trovare presto la giusta soluzione.