
Trasmesso ai dicasteri dello Sport e della Salute il protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio redatto dalla Commissione medica scientifica. Rimane da capire quale sarà la posizione della B
La Figc, secondo quanto riportato la Gazzetta del Sport, ha inviato al ministero della Salute e a quello dello Sport il protocollo per la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio. Il protocollo, redatto dalla Commissione medico scientifica della Federcalcio, presieduta dal professor Paolo Zeppilli, mira a dettare le regole della ripartenza per i club di A. La valutazione relativa alla riapertura, o meno, del 4 maggio sarà affidata anche al comitato tecnico-scientifico del Governo.
Soltanto con il via libera si potrà procedere con la ripresa degli allenamenti delle squadre. Ripresa che, stante quanto previsto dal protocollo, avverrebbe con dei controlli preventivi, con un primo tampone da effettuare subito e con un secondo dopo 72-96 ore, ma anche con esami sierologici, e la valutazione cardio-vascolare e polmonare sui giocatori positivi guariti. Uno dei tratti principali del protocollo è l’organizzazione di ritiri permanenti delle squadre in centri di allenamento chiusi per evitare rischi di contagio.
Rimane da capire, a questo punto, se il protocollo sarà adottato anche dai club di B. Lunedì prossimo, infatti, si terrà la riunione online, tra i club di B e la commissione medico scientifica, per stabilire un protocollo sanitario di garanzia teso ad assicurare una ripresa in sicurezza degli allenamenti per i calciatori e i tesserati cadetti, in considerazione anche della quasi impossibilità, soprattutto in termini economici per la stragrande maggioranza delle società di B, a sostenere tutte le spese connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria da Codiv-19.
