E’ questo l’intento del sindaco Giacomo Tranchida al quale si è rivolto il patron granata Fabio Petroni confermando la volontà di vendere, tutto o parte
Il Comune sempre più come garante per la trattativa che porti alla cessione del Trapani. E’ questo lo scenario che va delineandosi con Alivision che garantisce l’iscrizione in serie C (al netto dell’esito positivo del ricorso presentato al Coni nel quale chiede la riammissione in B per le modifiche alle Noif), ma anche un investimento per tutta la stagione di 500 mila euro. Un budget che, di fatto, non basterebbe quasi neanche per terminare la stagione ed è per questo che, giocoforza, occorrerà andare a vendere i calciatori richiesti per rimpinguare le casse.
Il sindaco Giacomo Tranchida, già in prima linea poco più di un mese addietro prima del passaggio di proprietà tra la Fm Service e l’Alivision, quindi, si ritrova nuovamente tra le mani il “problema Trapani”, in un contesto ancor più particolare rispetto a 14 mesi fa, perché nel mezzo si è verificata una pandemia che sta uccidendo migliaia di persone, contagiando anche l’economia.
Alivision si è rivolta al sindaco Tranchida spiegando come da quando ha rilevato il Trapani ha investito un milione 150 mila euro, senza sostanzialmente apporto dagli imprenditori locali. Ed è a loro che il primo cittadino si rivolge: se davvero esistono delle cordate locali pronte a rilevare la società, in parte o al 100%, si facciano avanti e troveranno spazio al Comune dove potersi confrontare con l’Alivision stessa, senza, però, che l’amministrazione comunale si impegni nel portare avanti trattative di privati.