Erano quattro i pretendenti annunciati dal sindaco Giacomo Tranchida: tre sono usciti allo scoperto, attesa per l’ultimo individuo che punterebbe alla rinascita del calcio trapanese
Manca solo un soggetto dei quattro annunciati dal sindaco Giacomo Tranchida. Renato Picciotto, il comitato “C’è Chi il Trapani lo ama” ed Ettore Minore hanno espresso la loro volontà di voler far ripartire il calcio a Trapani. I tre, infatti, non sono i soli che puntano alla maglia granata del Trapani. C’è, infatti, un’identità non ancora nota pubblicamente, se non al primo cittadino della città trapanese.
L’ultimo a manifestarsi, in ordine di apparizione è stato Ettore Minore, annunciando anche la costituzione della prima società. Un annuncio, che, però, per il momento, non trova verifica in costituzioni registrate alla Camera di Commercio.
Renato Picciotto, invece, ha posto come “conditio sine qua non” l’acquisto del palazzo che per anni ha ospitato la filiale della Banca d’Italia a Trapani. Un edificio che l’imprenditore vorrebbe trasformare in un resort, come realizzato a Lecce con un immobile che ospitò il Banco di Napoli. Una trattativa per l’edificio trapanese della Banca d’Italia ancora in essere e che richiederebbe ancora del tempo.
Il comitato “C’è chi il Trapani lo ama”, quando tentò la scalata nei giorni appena precedenti all’estromissione, affermò di avere al proprio fianco gli ex presidenti del Trapani Andrea Bulgarella e Pino Pace, oltre a Gregory Bongiorno, presidente della sezione trapanese di Sicindustria. Impegni che a distanza di tre mesi che potrebbero essere confermati.
Giacomo Tranchida, nel corso di quell’intervista, annunciò di puntare a voler unire le forze dei quattro soggetti ed in alternativa proporre un bando che possa riconsegnare il calcio alla città. Quattro sono gli attori, di cui uno ignoto, ed il tempo affermerà chi sarà il protagonista e chi ha fatto solamente una comparsa.