Il tecnico risponde alle critiche dopo la sconfitta di San Cataldo e presenta la sfida di domenica contro il Giarre. L’allenatore è soddisfatto della rosa a disposizione
Gara casalinga per il Trapani, che, domenica, a partire dalle 14,30 ospiterà al Provinciale il Giarre. Una gara che giunge dopo la deludente prova di San Cataldo, con l’amarezza di Moschella che va riscattata: «Mi prendo la responsabilità della sconfitta a San Cataldo soprattutto per i tifosi presenti. Amarezza che va trasformata in rabbia per vincere contro il Giarre. Era una squadra in difficoltà, ma che sta cercando di acquisire fiducia».
Settimana piena di lavoro per il Trapani, così analizzata dal tecnico granata: «Sull’aspetto mentale si cerca di lavorare ogni giorno. Stiamo cercando una compattezza di squadra. A livello tattico abbiamo lavorato perché non vogliamo sottovalutare nulla».
Il 5 novembre termina il calciomercato, Moschella è soddisfatto della rosa e attento sul mercato insieme alla società: «La società è sempre attenta al mercato. Chiaro che dobbiamo lavorare ancora, ma sono soddisfatto della squadra a disposizione, soprattutto per lo spessore umano. Potrebbe esserci un inserimento a centrocampo. Stiamo valutando la rosa, abbiamo un’idea chiara e la società sa dove intervenire».
In settimana una partenza importante in casa granata: «Ambro – dice Moschella – è andato due volte in tribuna ed una panchina, ma ciò non toglieva un suo possibile utilizzo. Il giocatore comunque ha preferito avere altre opportunità. Credo che nella vita la volontà dei giocatori dipenda molto. Chiaro che in caso di permanenza lo avrei preso in considerazione».
Sette formazioni diverse in sette partite. Un equilibrio ancora ricercato da mister Ivan Moschella: «In difesa abbiamo cambiato poco, per via anche della assenza di Pagliarulo, che ancora oggi non è disponibile. A centrocampo giochiamo sicuramente con un under, mentre in avanti ho tanti uomini a disposizione e sto cercando di acquisire quell’equilibrio necessario per raggiungere gli obiettivi. Non ho paura di effettuare scelte e voglio tenermi stretta la maglia granata a cui tanti ambiscono. I ragazzi devono giocare per loro stessi e per la tifoseria sempre vicina ai nostri colori».