Il giorno seguente gli incresciosi fatti di Reggio Calabria, il Trapani interviene ancora una volta, prendendo le distanze da vicende che nulla hanno a che fare con il mondo del calcio e dello sport in generale.
Di seguito le parole del presidente Valerio Antonini.
«Nelle ultime ore il nome della società è alla ribalta delle cronache nazionali non per le 10 vittorie consecutive, non per il primato nel girone, né tantomeno per la qualità della prestazione in un campo importante come il “Granillo”, ma per una vicenda che stigmatizzo in maniera netta, ferma e dura. Ho voluto personalmente telefonare al sig. Pietro, l’autista del pullman al quale sono stati dati 8 giorni di prognosi, dopo l’aggressione subita ieri che, ripeto, nulla ha a che vedere con lo sport ed il calcio giocato. Ho espresso nei suoi confronti tutta la mia solidarietà, invitandolo a Trapani appena si ristabilirà. Le porte del “Provinciale” sono e saranno sempre aperte a chi intende voler bene alla propria squadra in maniera sana. Ho piena fiducia nel lavoro delle istituzioni che stanno alacremente lavorando per arrivare alla verità su quanto accaduto nella giornata di ieri individuandone le responsabilità. La violenza non è e non sarà mai giustificata. La società si costituirà parte civile a tutela della propria immagine e del proprio nome dando un segnale chiaro per il presente ed il futuro».