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Per il Trapani una sfida in famiglia

La Repubblica di sabato ha pubblicato una lunga intervista al presidente del Trapani Pino Pace, legato da un vincolo di parentela con Pasquale Marino, allenatore dell’Empoli

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul momento del Trapani. Due marsalesi, uno contro l’altro: addirittura legati da vincolo di parentela, per una sfida da “mors tua, vita mea”. Il primo, Pasquale Marino, allenatore dell’Empoli; l’altro, Pino Pace, presidente del Trapani.

Empoli-Trapani varrà un’importante fetta di salvezza per i granata, ma avrà in palio tre punti fondamentali nella corsa alla serie A dei toscani.

«Pasquale è cugino di mia moglie — racconta Pace ma ci conosciamo fin da bambini. Siamo cresciuti nello stesso quartiere e giocavamo insieme a calcio dopo la scuola. Con lui ho tanti bei ricordi».

Fino a sei partite fa, Empoli e Trapani navigavano entrambe nella parte bassa della classifica, con la formazione toscana pienamente impelagata in zona retrocessione. Poi, proprio l’arrivo di Marino ha capovolto il campionato dell’Empoli. In sei gare, cinque vittorie e una sconfitta, con 15 gol fatti e 6 subiti, e l’immediata scalata dalla sedicesima all’ottava posizione: cioè, dai play- out ai play-off.

«Le ultime prestazioni fanno ben sperare. Con un pizzico di fortuna in più e maggiore consapevolezza dei propri mezzi — spiega il presidente del Trapaniavremmo anche potuto capitalizzare molto di più. Fin quando la matematica non ci condannerà, bisognerà lottare fino all’ultimo. È noto che l’Empoli sia una squadra attrezzata per la categoria. Ha un allenatore esperto, che ha dato una scossa all’ambiente. Viene da una striscia positiva e sarà, dunque, una partita difficilissima. Ce la possiamo giocare a viso aperto, con l’intelligenza tattica di Castori. A Pasquale Marino, semplicemente, invio uno sportivissimo in bocca al lupo e che vinca il migliore. Ovviamente, augurandoci che il migliore sia il Trapani. Riporto ciò che è stato garantito a me — conclude Pino Pace ed al consigliere Marino, al momento dell’insediamento in Cda, da Fabio Petroni: “Crediamo in Trapani e nel Trapani Calcio”. Fino ad oggi, con gli sforzi economici di Alivision Transport, non possiamo che confermare che ci sarà un futuro per i colori granata. Intanto, crediamo tutti nella salvezza, affrontando una partita alla volta e lasciando da parte personalismi e sterili polemiche».

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