E’ l’idea del presidente federale Gravina esposta alla Domenica Sportiva. Lo scopo è quello di evitare i ricorsi, peraltro già annunciati dal Frosinone nel caso di promozione in A del Crotone
La minaccia dei ricorsi ha già fatto effetto. Il presidente del Frosinone ha annunciato di essere pronto a ricorrere alla magistratura nel caso in cui, non potendo completare la stagione attuale, Benevento e Crotone, rispettivamente primo e secondo, venissero promossi in A d’ufficio, mentre il suo Frosinone, terzo, rimarrebbe in B. Ed adesso il presidente federale Gravina ipotizza di completare la stagione 2019-20 ad ottobre. Nonostante la Uefa abbia individuato prima nel 3 agosto e poi in fine agosto il termine ultimo per portare a compimento campionati e Coppe.
Il mondo del calcio, quindi, dimostra di non avere, al momento, le idee chiare e le ipotesi, alcune anche suggestioni, si susseguono di continuo. L’ultima è quella del presidente federale Gravina il quale, nel corso di una intervista alla Domenica Sportiva, ha spiegato: “Serie A fino a settembre-ottobre? È un’ipotesi – sono state le sue parole -. È una modalità per evitare di compromettere non solo la stagione 2019-20 ma anche la stagione 20-21 non potendo partire con certezze di riferimenti perché, con la valanga di contenziosi ai quali saremmo sottoposti da tutti i soggetti che si potrebbero ritenere lesi nei loro diritti e nei loro interessi si correrebbe davvero il rischio di fare un campionato solo nelle aule dei tribunali”.
“Confido molto nelle autorità scientifiche e di governo del nostro Paese – ha concluso – e ci dobbiamo rimettere alle loro decisioni. Prendere autonomamente delle scelte negative di sospensione o annullamento delle competizioni sportive esporrebbe il nostro mondo a delle responsabilità da un lato sportive e dall’altro contrattuali verso le quali noi non avremmo nessuna possibilità di difesa con una decisione negativa in questo momento”.