L’allenatore che ha condotto i granata in serie B lo scorso anno si sofferma sull’emergenza legata alla pandemia da Coronavirus e sulla quarantena
Preciso ed attento ai dettagli prima quando giocava ed adesso che allena. Ma anche in questo momento in cui il calcio è fermo per il Coronavirus.
Vincenzo Italiano, l’allenatore che lo scorso anno ha condotto il Trapani in serie B e che adesso guida lo Spezia, mostra tutto il suo lato umano nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano ligure Il Secolo XIX. “Ho messo sempre il calcio davanti a tutto, una ragione di vita, ma ora dico come faccio – sono state le sue parole -? Guardo la Tv e sento di 600-700 morti al giorno, medici e infermieri che lottano e noi che discutevamo di cose così piccole da non capire il valore di quelle vite. Il calcio? Guardo in Tv vecchie partite, ho rivisto la finale del ’70 quando il Brasile vinse contro l’Italia per 4-1, il gol di Carlos Alberto per costruzione, schema e velocità è di una bellezza unica. E poi l’Italia di Sacchi del ’94 e ovviamente l’Olanda di Cruijff, di cui ho letto anche l’autobiografia, del ’74. Un’interpretazione del calcio unica”.