Nel gennaio 2012 l’allenatore lo volle fortemente conoscendone le capacità avendolo lanciato nel calcio dei grandi: ma la cadetteria sfuggì proprio all’ultimo
Arrivò perché voluto fortissimamente dall’allenatore, lo stesso che lo ha “svezzato”. Però non riuscì a centrare il bersaglio grosso, la promozione in serie B.
Sergio Sabatino, terzino nato a Corleone il 20 aprile 1988 e che oggi compie 32 anni, a Trapani ha disputato soltanto mezzo campionato, nella stagione 2011-12 quando Roberto Boscaglia, il suo “mentore”, riuscì finalmente a riaverlo a disposizione. Già, perché proprio Boscaglia lo lanciò nel calcio dei grandi, a 17 anni quando l’allenatore gelese, alle prime esperienze ma già un vincente, lo ebbe con se ad Alcamo. Assieme vinsero il campionato di Eccellenza, ma quell’Alcamo non si iscrisse in D ed i due traslocarono, sempre assieme, alla Nissa, vincendo di nuovo l’Eccellenza dopo un testa a testa proprio con il Trapani. Sabatino, poi, si trasferì in Puglia, prima a Manfredonia, in C-2 e poi al Taranto, in C-1. Quindi, nel gennaio 2012, con i granata primi in classifica in C-1, ma nell’altro girone rispetto ai tarantini, arrivò il pasaggio al Trapani, ricomponendo la coppia con Boscaglia.
L’esordio l’8 gennaio 2012 nella vittoria per 2-1 a Prato ed è sempre in campo nella striscia di 7 successi di fila, interrotta dal ko interno con il Siracusa. La serie B sembra a portata di mano, ma nelle ultime giornate la squadra si affloscia, consegnandosi allo Spezia che raggiunge i granata alla penultima giornata, staccandoli all’ultimo turno. Al Trapani restano i play-off, ma il Lanciano in finale spegne i sogni di gloria. Quell’anno, comunque, per Sergio Sabatino le presenze furono complessivamente 19: 15 in campionato e 4 nei plat-off.
Finita quell’esperienza Sabatino si trasferisce alla Nocerina e poi due stagioni al Catanzaro. Ancora Savoia, Arezzo, Akragas, di nuovo Arezzo, Triestina e quest’anno Sicula Leonzio, sempre in serie C.