Già direttore sportivo della società granata, fino a gennaio di quest’anno, torna a parlare di quello che è stato il suo club. Spazio anche a delle riflessioni sulla ripartenza dei campionati
Luca Nember, ex direttore sportivo del Trapani, in una lunga intervista rilasciata a TuttoMercato.Web, si sofferma anche sul difficile momento economico che stanno vivendo i dipendenti del Trapani, che lamentano il mancato pagamento di quattro mensilità. «A Trapani c’erano aspettative di un certo tipo, poi sono cambiate le situazioni, ma io spero in una fine positiva della vicenda, anche perché la squadra con Castori era davvero in ripresa, ha fatto un buon lavoro: no che Baldini non lo abbia svolto, ha forse pagato la fretta con la quale in estate sono state fatte le cose, probabilmente serviva un po’ più di tempo anche a lui. A ogni modo spero sia tutto sotto controllo, anche per rispetto dei tifosi, la parte del calcio i cui interessi vengono spesso lesi».
E sulla ripartenza l’ex ds del Trapani sottolinea quali potrebbe essere i nodi problematici del ritorno in campo. «Nessuno era preparato – prosegue Nember – ad affrontare questa situazione anomala data dalla pandemia, è normale che anche il calcio ci abbia rimesso. Adesso ci sono spiragli di ripartenza, ma è chiaro che a livello fisico questa lunga interruzione peserà, però quello che appunto è più emerso è stata proprio la divisione, la spaccatura dovuta al fatto che ogni lega è gestita in modo diverso e, soprattutto, ha interessi diversi: sarebbe necessario un organo che, come per lo stop, obblighi a seguire una linea unitaria, senza delegare alle squadre le più svariate responsabilità. Non è che non si va d’accordo, è che si fa fatica ad accordarci, nonostante l’unità di intenti sia fondamentale perché il calcio è uno solo, e tutti appartiamo allo stesso sistema».
