La città di Trapani è stanca di non poter parlare di calcio giocato. Le vicende economiche e giudiziarie sono all’ordine del giorno
C’è preoccupazione in questi giorni in casa granata. Sono state ore concitate quelle amplificate da lunedì e che ancora proseguono per un tempo non ancora definito.
Tutto è stato ampliato dal grido d’allarme dei dipendenti del Trapani lunedì scorso e dal deferimento al Tribunale Federale Nazionale di martedì.
Difficoltà di natura economica per il Trapani che hanno tirato in ballo anche il Comune di Trapani, in quanto rappresentante della collettività trapanese.
L’Amministrazione Comunale ha annunciato di essere pronto alla liquidazione di un contributo che il Comune di Trapani avrebbe dovuto versare nelle casse del Trapani per effetto di una convenzione sottoscritta dalle precedenti amministrazioni. Un impegno che il sindaco di Trapani ha ribadito anche nell’incontro con i tifosi granata tenuto in queste ore e che potrebbe dare una momentanea soluzione sui ventitré dipendenti che non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di dicembre.
Appare chiaro che il futuro delle sorti del Trapani non dipenda esclusivamente dallo stesso Comune di Trapani. L’Amministrazione Comunale sembrerebbe che stia cercando di fare la propria parte per quel che è possibile.
Serve un segnale da parte di altri protagonisti per rassicurare un ambiente ormai stanco di non poter parlare più di calcio giocato da troppo tempo.