Il capitano rompe il silenzio e accusa apertamente Petroni e Pellino per l’esclusione dei granata dal campionato di serie C
Giustizia. E’ quanto chiede Luca Pagliarulo, il capitano del Trapani, da dieci stagioni in granata, attraverso una lettera che ha indirizzato a tutta la tifoseria.
Pagliarulo chiede che venga fatta giustizia e che coloro che hanno provocato l’esclusione del Trapani dal campionato di serie C “vengano allontanati dal calcio”, concludendo con un invito alla tifoseria ed alla città tutta: occorre rialzarsi, perché “piano piano riprenderemo il posto che meritiamo”.
Ci hanno tolto il calcio in modo quasi provocatorio e irrispettoso
Quello di Pagliarulo è a tutti gli effetti un durissimo atto di accusa nei confronti di Fabio Petroni, apostrofato “dottor”, e di Gianluca Pellino. “Una accoppiata che ha saputo distruggere e mancare di rispetto a 115 anni di storia e dignità”.
La lettera di Luca Pagliarulo
In 10 anni con il Trapani ho vissuto molti momenti, belli e meno belli. Ma assistere a questa umiliazione non è stato facile. Sono stato in silenzio per tutto questo tempo e ho cercato di capire le strategie portate avanti da personaggi senza dignità.
Ci hanno tolto il calcio. E lo hanno fatto in un modo quasi provocatorio e irrispettoso. “Bisogna conoscere il passato per comprendere il presente” sono parole che ha pronunciato il “dottor” Petroni dinanzi al sindaco Tranchida, in un’occasione in cui ha raccontato storie false, addossando colpe ai trapanesi e a persone che amano questi colori. L’accoppiata formata da Pellino e dal “dottor” Petroni ha saputo distruggere e mancare di rispetto a 115 anni di storia e dignità. Si, dignità e umiltà che hanno portato il Trapani e i trapanesi a farsi conoscere e apprezzare in tutta Italia.
Ora, spero che venga fatta giustizia: che questi personaggi vengano allontanati dal calcio, così che non possano rovinare altre città!
Invece, dico ai trapanesi e alla città di Trapani, dove ormai vivo da 10 anni, di rialzarsi e riprendere il cammino. A prescindere dalla categoria. Perché piano piano riprenderemo il posto che meritiamo!