L’ex dirigente del Catania mette nel mirino il passaggio di proprietà tra la Liberty Lines e la Fm Service di De Simone
Il Trapani non poteva andare in B perché non sono state rispettate le norme relative all’acquisizione della società. E’ questo il pensiero di Pietro Lo Monaco, ex dirigente del Catania che sfidò il Trapani nei playoff di quella serie C, con i granata che eliminarono gli etnei centrando, poi, la B dopo aver battuto pure il Piacenza.
“Quella del Trapani è una cosa di uno squallore pazzesco perchè la vicenda è chiarissima già da due anni. Il Trapani è andato in Serie B e non doveva – ha spiegato a “Tmw Radio” -. E’ stato rilevato nell’anno della promozione da un gruppo societario e c’era una normativa chiara che proibiva a soggetti che non disponessero di determinati requisiti di prendere le società. Questa normativa l’abbiamo bypassata, siamo stati tutti in silenzio. Se non avesse vinto i Play Off, il Trapani sarebbe già fallito due anni fa. Ha fatto la B, categoria che vale come introiti rispetto alla C. Basti pensare che una squadra di C, con contribuzioni varie riesce a prendere 400mila euro l’anno. In B, invece, si sale a 4milioni e passa in certi casi. Questa è la logica conseguenza di una situazione che sapevano tutti. Sorprende che nonostante questo si sia intervenuto solo perchè i granata hanno rinunciato a giocare due partite. Questa è una cosa che va sicuramente a discapito dei dirigenti che avrebbero dovuto vigilare”.