La società granata non gestisce più lo stadio Provinciale, ritornato al Libero Consorzio Comunale di Trapani, mentre continua quella del Sorrentino, nonostante le difficoltà
Uno dei primi passi che hanno fatto seguito all’estromissione del Trapani è stato il provvedimento del Libero Consorzio Comunale di Trapani, che ha risolto unilateralmente la concessione precedentemente siglata fino al 2033 al Trapani Calcio.
Se con il Provinciale si è proceduto con lo scioglimento del rapporto tra l’ente istituzionale e la società granata, lo stesso non è successo con il centro sportivo “Roberto Sorrentino”, di proprietà del comune di Trapani.
Nel corso dell’intervista rilasciata a www.trapanigranata.it, dopo aver raccontato i giorni che portarono all’estromissione, Gianluca Pellino ha espresso le proprie idee sui due impianti sportivi.
IL PROVINCIALE
«Con lo stadio Provinciale c’è stato un mal tolto. Tutti nell’ambito della città di Trapani pensavano che il 21 di ottobre la società fallisse, ma ciò non è accaduto con l’ammissione del concordato. Probabilmente qualcuno ha fatto o sta facendo ancora i conti senza l’oste».
IL SORRENTINO
«Il Trapani Calcio sta tutelando il Sorrentino. Circa quindici giorni fa agli atti vandalici che sono stati fatti nel lockdown, il sottoscritto ha rimesso in sicurezza l’impianto. Allo stesso momento abbiamo dato la possibilità ad altre squadre di allenarsi, come le formazioni giovanili del Dattilo e i ragazzi che erano del Trapani».
L’IMPEGNO
«L’impianto va tutelato e lo stiamo facendo noi del Trapani. Un mese fa chiesi l’iban alla sezione sport del Comune per pagare la concessione ed ancora non mi è stato fornito».