La società vinse il bando nel novembre 2018, ma ci sono voluti 24 mesi per il certificato di agibilità: e quando era tutto ok è arrivato il fallimento
Due anni per il certificato di agibilità. Così il Trapani, pur avendo vinto il bando per la gestione del Sorrentino nel 2018, non ha mai firmato la convenzione, venendo invitata a farlo soltanto il 24 novembre per sottoscriverla entro il primo dicembre. Ma, in quel momento, la società era alle prese con l’istanza di fallimento e non si presentò.
Così, adesso l’impianto risulta ancora affidato in regime di prorogatio al Trapani, anche se la società è fallita. La proroga risale al commissario Messineo, il quale aveva deciso per questo atto proprio in vista del bando, tenutosi regolarmente nel 2018 e vinto dal Trapani davanti all’Accademia Sport Trapani per mezzo punto.
Per sottoscrivere la convenzione, però, occorreva che il Trapani producesse un certificato di agibilità, arrivato, però, soltanto nel novembre 2020, a distanza di 2 anni dalla vittoria nel bando. Periodo nel quale la società granata ha utilizzato il Sorrentino senza versare nulla nelle casse del Comune quando, invece, con la firma della convenzione, deve corrispondere un pagamento annuale.
“Questo è un problema che deve essere risolto – è la denuncia del consigliere comunale Rocco Greco – e ritengo che siano tre le strade che l’amministrazione possa seguire: assegnare l’impianto ad una società che individua autonomamente; scorrere la graduatoria e, quindi, far firmare la convenzione all’Accademia Sport Trapani; emanare un nuovo bando”. Procedura che, però, allungherebbe a dismisura i tempi per la nuova assegnazione, anche se in questo caso probabilmente potrebbe pure parteciparvi il nuovo Trapani che, a prescindere dal proprietario, nascerà nei nuovi mesi.