Il presidente ammette che si sarebbe aspettato qualche segnale dagli amministratori locali: ‘non contributi, ma un aiuto morale’
‘Mi aspettavo un maggiore interesse da parte della politica locale. Non vogliamo contributi, ma un aiuto morale’.
Sono le parole di Michele Mazzara, presidente del Trapani, in merito ai primi mesi di vita della nuova società, nata attraverso il cambio di denominazione del Dattilo. Parole che, sostanzialmente, chiamano in causa il sindaco Giacomo Tranchida, perché la politica locale non può che essere rappresentata dal primo cittadino. Del resto, con il commissario della Provincia i colloqui ci sono, non fosse altro che per la gestione dello stadio, mentre con Palazzo D’Alì i contatti appaiono essere pressoché inesistenti.
Già in passato il presidente Michele Mazzara si era rivolto al sindaco attraverso una nota, con la quale, di fatto, chiedeva maggiore attenzione. Ma non ha mai ricevuto alcuna risposta e, intervistato da Goal Sicilia, il numero uno del Trapani ha ribadito che si sarebbe aspettato un maggiore interesse da parte della politica locale. Ed invece, con il primo cittadino non ci sarebbero stati dei contatti, neanche quelli istituzionali