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Antonini: “Due nuovi acquisti per il Trapani”

Intervista al presidente granata, che analizza il suo primo pari, le inseguitrici e il ritiro del Lamezia Terme

Sei mesi da presidente. Quindici vittorie di fila, con il successo anche dei play-off del girone I della serie D, rilevatosi inutile ai fini del ripescaggio in serie C, ed un pareggio nell’ultima sfida casalinga del Trapani contro l’Acireale. Questa è la storia di Valerio Antonini, con il suo Trapani, che occupa il primo posto nella classifica del girone I della serie D e punta dritto per dire la propria fino al termine della stagione.

Un primo mezzo passo falso per i granata, dopo un cammino perfetto, che ha aperto discussioni. Il presidente Valerio Antonini, ai microfoni di trapanigranata.it, ha voluto dire la propria, analizzando il match e la lotta al campionato, annunciando, inoltre, imminenti acquisti per la rosa della formazione trapanese.


 

Presidente, primo pari del Trapani, come analizza la gara con l’Acireale?

«Il pari con l’Acireale è qualcosa di fisiologico, dettato da molte circostanze. Quando si viene da dieci vittorie consecutive è normale che ci possa essere un passo falso. Una partita nata con un calcio di rigore, dopo 14 secondi, che ha innervosito un po’ tutti. Ci siamo mangiati dei gol clamorosi, vedi Gagliardi a porta vuota. Probabilmente se avessimo fatto l’1 a 1 prima, avremmo fatto subito il 2 a 1. La partita aveva preso l’inerzia di quel tipo. Nel secondo tempo loro si sono buttati a terra ogni due minuti. L’arbitro ha consentito un gioco a non giocare, a tratti un po’ osceno. Sembrava che si stessero giocando il pareggio della vita. Questo lascia un po’ perplessi. Sembrava che stessero facendo il tifo per qualcun altro. Non sono minimamente preoccupato. La squadra aveva alcuni giocatori non al meglio e costretti a giocare dal primo minuto non in perfette condizioni. Avevamo alcune assenze importanti, come Acquadro. Cocco ha ancora un problema all’interno coscia, che non è riuscito a recuperare pienamente. Dopo una vittoria come quella di Reggio, così tirata, era secondo me prevedibile uno stop e non mi preoccupa assolutamente».

Sembra che le inseguitrici aspettino solo il passo falso del Trapani…

«Ci prendono in giro ed eppure siamo primi dall’inizio del campionato. Mi fanno tenerezza. La Vibonese l’abbiamo battuta ed il loro presidente ho letto che fa dichiarazioni populiste. Lui fa i fatti, noi le parole. Non mi metto a rispondere a stupidaggini di questo tipo. Cerchiamo di essere realisti. Capisco che gli avrebbe dato fastidio perdere qui 2 a 0. Probabilmente perderà pure al ritorno, ma noi non stiamo appresso alla Vibonese. I risultati di Vibonese e Siracusa vengono dopo quello nostro. Prima guardiamo a noi e poi se ci rimangono 5 minuti di tempo per vedere quello che hanno fatto gli altri, li andiamo a controllare. Loro mi danno l’idea che la prima cosa che fanno è controllare quello che abbiamo fatto noi. Quindi questo è già positivo».

Eppure il Trapani ha solo un punto di vantaggio sulla Vibonese e tre sul Siracusa, che ha una gara in meno. È preoccupato?

«La classifica così corta non mi preoccupa, perché siamo nettamente più forti. A breve annunceremo ulteriori due rinforzi importantissimi, che abbiamo concluso in queste ore e che daranno più leva e forza al nostro campionato».

Domenica il Trapani sarà spettatore del campionato per via del ritiro del Lamezia Terme. Qual è la sua idea al riguardo?

«La rinuncia del Lamezia Terme è la comprova che se la Lnd non riformula il campionato, con dei parametri seri e la valutazione patrimoniale della società, entro 4/5 mesi ci ritroveremo a giocare sempre con squadre che hanno smantellato, perché, pur di non pagare gli stipendi, preferiscono liquidare i giocatori. Sono cose allucinanti che succedono solo in Italia. Sono dell’idea che vada inserita anche una seconda promozione, attraverso il meccanismo dei play-off, che oggi non danno possibilità di andare in serie C. Probabilmente tutti questi imbrogli e queste situazioni, che si generano non accadrebbero, proprio perché chi governa queste squadre decide improvvisamente di non pagare più gli stipendi, perché ormai fuori dalla lotta promozione. È chiaro che se tu togli la prospettiva della promozione a chi deve pagare 500/600mila euro di stipendi, non li paga più. Fuori dalla lotta promozione, quindi procede con la non iscrizione al campionato. Questa è una roba da film. Ecco perché per togliere questo tipo di situazioni bisognerebbe dare l’opportunità, comunque di avere, vincendo i play-off, una prospettiva di serie C. A quel punto tutte lottano fino all’ultimo per cercare di fare i play-off e quindi di giocarsi la possibilità di andare in serie C».

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